La nascita della Cooperativa Sociale San Mauro onlus

Con un Atto notarile, il 19 novembre 1993 nasce ufficialmente la Cooperativa Sociale San Mauro.il 19 novembre 1993 nasce ufficialmente la Cooperativa Sociale San Mauro
La decisione che ha portato alla costituzione di una Cooperativa Sociale è maturata dopo anni di riflessioni e di confronti che hanno cercato risposta ad un interrogativo semplice e quanto mai di problematica soluzione: cosa faranno i ragazzi disabili al termine del percorso scolastico?
L’inserimento lavorativo, grazie alle normative internazionali e nazionali atte a sancire i diritti delle persone svantaggiate, diventa un punto di forza nella panoramica sociale italiana.
Il lavoro visto come riconoscimento della cittadinanza, della dignità, dell’indipendenza delle persone con disabilità diviene uno strumento prezioso di cui usufruire a loro vantaggio.
Con quest’ottica, affinché lo svantaggio fisico, psichico e sociale non sia più un ostacolo ma una differenza da valorizzare, presero avvio i nostri laboratori.
Inizialmente l’Amministrazione comunale di Maniago concesse alcuni locali presso la Casa di riposo in Via San Mauro, che furono ristrutturati e sistemati grazie all’aiuto di alcuni volontari.1994_3
I primi ad iniziare questa esperienza furono quattro persone svantaggiate segnalate dell’USL (Unità Sanitaria Locale) e dal CSM (Centro Salute Mentale), con la collaborazione del Dott. Arnaldo Carli.
Il percorso di formazione di queste persone iniziò da semplici operazioni, come avvitare o svitare una vite, usare chiavi fisse, fare piccoli assemblaggi, facilitate dall’ausilio di una tavoletta modulare. La convivenza insegnò l’applicazione di alcune regole fondamentali: il rispetto dell’orario di lavoro, le pause, il comportamento da tenere durante il pranzo diventarono direttive rispettate da tutti.
Iniziò il lungo cammino della Cooperativa, costellato di difficoltà e di successi, di ostacoli e di grandi trionfi. La buona volontà e la determinazione sono stati i motori che hanno permesso di far crescere la Cooperativa fino ai livelli che oggi orgogliosamente possiamo declamare.
La prima barriera a cui trovare soluzione fu il fatto che secondo il notaio le persone con invalidità al 100% non potevano far parte della Cooperativa in qualità di Soci lavoratori.
Grazie alla collaborazione delle operatrici del SILH si delineò la possibilità di assumere con un salario minimo garantito le persone con invalidità dal 46% al 75% e di finanziare con delle Borse Lavoro l’occupazione dei soggetti con invalidità superiore. Questa è stata la direttiva intrapresa e, ancora oggi, l’organico è composto da soci svantaggiati e borsisti.
Il 12 gennaio 1994 la Ditta COL.MAN di Arbenio Antonini di Maniago e la ditta L.M. di Rolando Alzetta di Malnisio commissionarono alla Cooperativa primi due ordini di lavoro.
Le operazioni da eseguire consistevano in semplici assemblaggi su prodotti destinati al giardinaggio. La compresenza in Cooperativa di volontari, oggetti portatori di handicap fisico, psichico e con sindrome di Down, insieme alla necessità di organizzare il lavoro, mise in evidenza le prime incomprensioni. Le persone con insufficienza mentale avevano difficoltà relazionali, superate con il tempo grazie anche alla disponibilità delle
operatrici del SIL e del DSM che hanno sostenuto la coordinatrice ed il Consiglio di Amministrazione nella difficile fase di integrazione lavorativa di queste persone.
I primi due anni di attività furono un successo, anche se non mancarono le difficoltà e ci si rese conto che gli spazi non erano più sufficienti a coprire la richiesta di inserimenti di persone svantaggiate.